La Storia di Ranzi

Il territorio di Ranzi, odierna frazione di Pietra Ligure (SV), si estende con una configurazione stretta e verticale

panorama

sulla traiettoria Sud-Nord, da qualche centinaio di metri dalla costa occidentale di Pietra Ligure, fino alla vetta del Monte Carmo (m. 1389 s.l.m.).

Il nucleo abitato, suddiviso nelle tre borgate, dette della SS Concezione (Dranzù), di San Antonio (Dransciù) e di Santa Liberata (Caselle), per complessivi 302 (circa) abitanti residenti, è ubicato a metà del Monte Chiapparo, in luogo aprico e panoramico, a 150 metri sul livello del Mar Ligure.

Le dimensioni del territorio di Ranzi sono limitate, circoscritte, ma ricche di un patrimonio storico particolarissimo.Appartenente fino all’antichità alla comunità di Giustenice, a partire dall’anno 1676 divenne Comune di Ranzi e tale restò per quasi tre secoli, fino a quando nel 1928 passò definitivamente a far parte del comune di Pietra Ligure. Come per l’ordinamento civile, anche la comunità religiosa appartenne alla Parrocchia di San Michele di Giustenice, dalla quale si staccò nell’anno 1615, eleggendo a proprio patrono San Bernardo Abate.

Stemma

A prescindere da riferimenti di carattere paleontologico, comunque presenti, un’analisi storico-cronologica di questi luoghi, rivela immediatamente nessi che, partendo dalla presenza ligure preromana, giungono alla cultura romana, con la testimonianza di strade e di insediamenti umani della massima importanza.

Anche il Cristianesimo primitivo e alto medievale ha lasciato qui le sue tracce, mentre dalle complesse vicende, dagli intrecci germanici e romanzi, ha preso forma l’abitato della “Villa di Ranzi”, nella sua più classica accezione medievale, quale villaggio rurale.

Una continuità di vita, insomma, che dai tempi più remoti pulsa e si rinnova entro questi confini.

(Tratto da “La Villa di Ranzi e il suo territorio” – Dott. Rembado Renato)